Come nasce Lesto
Mi chiamo Giuseppe Politi e sono un pizzaiolo, come tanti altri.
Nella mia vita, ho voluto fare sempre questo, anche perché l’alternativa era l’astronauta e lì, in assenza di gravità, la lievitazione non è così semplice come sulla terra.
Scherzi a parte, fin da giovanissimo, ho voluto capire e mettere le mani in pasta (in tutti i sensi) in uno dei settori più amati e allo stesso tempo difficili.
La guerra tra i competitor è spietata perché tutti fanno più o meno le stesse cose, più o meno allo stesso prezzo.
La formazione è dura e la vita davanti ad un forno non è propriamente una passeggiata di salute, soprattutto nei mesi più caldi, mentre gli altri si divertono e tu, invece, grondi di sudore e devi rinunciare a molte cose.
Ma la mia è sempre stata pura passione, motivante a tal punto da consentirmi di andare avanti, nonostante tutto.
Questo mi ha portato a bruciare le tappe e crescere velocemente.
Nel 1996 ho aperto la mia prima attività brand con tre sedi ancora oggi, due a Lecce e una a Merine.
Poi, sono anche entrato a far parte della (Associazione Pizzaioli Professionisti) e sono
diventato maestro pizzaiolo in una delle realtà più accreditate a livello nazionale.
Ma, come tutti i miei colleghi, continuavo a focalizzarmi solo sulla parte tecnica dell’essere pizzaiolo: impasto, lievitazione, farine, tecniche e tempi di cottura.
Le cose andavano anche bene, la mia attività cominciava a macinare numeri davvero interessanti.
Fui addirittura il primo a Lecce, nel 2009, ad offrire al cliente seduto al mio tavolo, la possibilità di scegliere il tipo di impasto per la sua pizza.
Oggi è ormai diventata una consuetudine che diamo per scontata, perché lo fanno tutti e quindi non fa più la differenza.
Ma all’epoca, fu una scelta pionieristica che mi ha posizionato in maniera davvero forte sul mercato, aiutandomi ad affermarmi ancora più velocemente.
Poi, come tutte le cose, anche il mondo della pizza ha subito dei forti scossoni, arenandosi tra gli impasti speciali e le pizze gourmet, arrivate qualche anno dopo.
Cavalcando l’onda del successo che stavo avendo, decisi di aprire un secondo locale, poi un terzo ed infine un quarto.
Inizialmente sembrava una manna dal cielo, “Così posso moltiplicare i miei numeri”, pensai, ma presto, si è dimostrato essere esattamente il contrario.
Le spese, le responsabilità, la gestione del personale, la scelta dei fornitori, la gestione dei clienti, erano un gioco per imprenditori e non più per pizzaioli, seppur bravi e ambiziosi come me.
Questo mi ha portato a fare molti errori che ho pagato faticosamente, uno su tutti, quello di cui ti sto parlato in questa lettera e cioè trascurare il cliente.
In poco tempo, le cose hanno cominciato a girare davvero male, perché mentre cercavo di far quadrare le cose, intorno a me il mercato cambiava, senza che me ne accorgessi, lasciandomi impantanato nel marasma di una gestione complessa e ormai improduttiva.
Improduttiva a tal punto che, dovetti chiudere due delle sedi.
Fu un duro colpo, dopo tutti i sacrifici, le attenzioni, i soldi investiti e le ore di sonno perse alla ricerca disperata di una soluzione.
L’ho capito in quel momento, quando tutto sembrava dovesse implodere.
Ciò che serviva non era più l’ennesimo corso per migliorarmi come pizzaiolo alla vecchia maniera, ma spostare completamente la mia attenzione su come imparare a gestire le mia attività da Pizzaiolo Consapevole.
Nell’ultimo anno e mezzo ho investito tutti i miei risparmi, in un progetto che parla di me e della mia passione sfrenata verso questo settore, dove in realtà, sei TU il vero protagonista, finalmente salvo dal disastro che trovi in giro.
Se quando ordini, provi angoscia e un fastidioso amaro in bocca, perché chiunque chiamerai, ti farà aspettare delle ore, prima di citofonarti per consegnarti la tua pizza preferita
se hai sempre sognato di riceverla, come se avessi un fattorino dedicato e a tua disposizione, nonostante tutti ti hanno sempre raccontato che non è possibile
allora prova il mio nuovo sistema di consegna a domicilio, talmente semplice e veloce, che persino il tuo pizzaiolo di fiducia ti consiglierà di utilizzare, andando contro i suoi interessi, anche se è tuo cugino o tuo cognato.
Mi chiamo Giuseppe Politi e sono un pizzaiolo, come tanti altri.
Nella mia vita, ho voluto fare sempre questo, anche perché l’alternativa era l’astronauta e lì, in assenza di gravità, la lievitazione non è così semplice come sulla terra.
Scherzi a parte, fin da giovanissimo, ho voluto capire e mettere le mani in pasta (in tutti i sensi) in uno dei settori più amati e allo stesso tempo difficili.
La guerra tra i competitor è spietata perché tutti fanno più o meno le stesse cose, più o meno allo stesso prezzo.
La formazione è dura e la vita davanti ad un forno non è propriamente una passeggiata di salute, soprattutto nei mesi più caldi, mentre gli altri si divertono e tu, invece, grondi di sudore e devi rinunciare a molte cose.
Ma la mia è sempre stata pura passione, motivante a tal punto da consentirmi di andare avanti, nonostante tutto.
Questo mi ha portato a bruciare le tappe e crescere velocemente.
Nel 1996 ho aperto la mia prima attività brand con tre sedi ancora oggi, due a Lecce e una a Merine.
Poi, sono anche entrato a far parte della (Associazione Pizzaioli Professionisti) e sono
diventato maestro pizzaiolo in una delle realtà più accreditate a livello nazionale.
Ma, come tutti i miei colleghi, continuavo a focalizzarmi solo sulla parte tecnica dell’essere pizzaiolo: impasto, lievitazione, farine, tecniche e tempi di cottura.
Le cose andavano anche bene, la mia attività cominciava a macinare numeri davvero interessanti.
Fui addirittura il primo a Lecce, nel 2009, ad offrire al cliente seduto al mio tavolo, la possibilità di scegliere il tipo di impasto per la sua pizza.
Oggi è ormai diventata una consuetudine che diamo per scontata, perché lo fanno tutti e quindi non fa più la differenza.
Ma all’epoca, fu una scelta pionieristica che mi ha posizionato in maniera davvero forte sul mercato, aiutandomi ad affermarmi ancora più velocemente.
Poi, come tutte le cose, anche il mondo della pizza ha subito dei forti scossoni, arenandosi tra gli impasti speciali e le pizze gourmet, arrivate qualche anno dopo.
Cavalcando l’onda del successo che stavo avendo, decisi di aprire un secondo locale, poi un terzo ed infine un quarto.
Inizialmente sembrava una manna dal cielo, “Così posso moltiplicare i miei numeri”, pensai, ma presto, si è dimostrato essere esattamente il contrario.
Le spese, le responsabilità, la gestione del personale, la scelta dei fornitori, la gestione dei clienti, erano un gioco per imprenditori e non più per pizzaioli, seppur bravi e ambiziosi come me.
Questo mi ha portato a fare molti errori che ho pagato faticosamente, uno su tutti, quello di cui ti sto parlato in questa lettera e cioè trascurare il cliente.
In poco tempo, le cose hanno cominciato a girare davvero male, perché mentre cercavo di far quadrare le cose, intorno a me il mercato cambiava, senza che me ne accorgessi, lasciandomi impantanato nel marasma di una gestione complessa e ormai improduttiva.
Improduttiva a tal punto che, dovetti chiudere due delle sedi.
Fu un duro colpo, dopo tutti i sacrifici, le attenzioni, i soldi investiti e le ore di sonno perse alla ricerca disperata di una soluzione.
L’ho capito in quel momento, quando tutto sembrava dovesse implodere.
Ciò che serviva non era più l’ennesimo corso per migliorarmi come pizzaiolo alla vecchia maniera, ma spostare completamente la mia attenzione su come imparare a gestire le mia attività da Pizzaiolo Consapevole.
Nell’ultimo anno e mezzo ho investito tutti i miei risparmi, in un progetto che parla di me e della mia passione sfrenata verso questo settore, dove in realtà, sei TU il vero protagonista, finalmente salvo dal disastro che trovi in giro.
Se quando ordini, provi angoscia e un fastidioso amaro in bocca, perché chiunque chiamerai, ti farà aspettare delle ore, prima di citofonarti per consegnarti la tua pizza preferita
se hai sempre sognato di riceverla, come se avessi un fattorino dedicato e a tua disposizione, nonostante tutti ti hanno sempre raccontato che non è possibile
allora prova il mio nuovo sistema di consegna a domicilio, talmente semplice e veloce, che persino il tuo pizzaiolo di fiducia ti consiglierà di utilizzare, andando contro i suoi interessi, anche se è tuo cugino o tuo cognato.